Canto d' amore per Siena, la mia amatissima e regale città. La sua figlia riconoscente..... A SIENA MIA Siena mia dolce, madonna addormentata, mollemente adagiata su ubertose colline ove fronde d’ulivi si vestono d’argento. Vigila sul sonno senza tempo l’esile torre che svetta snella su vetuste case. Nidificano tra gotici bastioni le brune taccole e svolazzano ignare delle umane cose. Ti ridesti dal languido torpore, nella calda stagione . Ornata di vessilli discendi in piazza, ivi pulsan vibranti animi fieri della gente tua. A sera, mentre i tamburi rullano in sordina, tremule fiaccole rammentano alla luna antiche trame di rudi cavalieri ti riaddormenti placida ed altera, sul letto incastellato dalle mura e sogni fra bandiere che gonfiano di vento, le gesta vittoriose dei destrieri. Siena, agosto 1983 M.Teresa Santalucia Scibona Dal volume “Il mio terreno limite” (1984) -Editrice Nuova Fortezza - Livorno |