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DALLA MIA TANA
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Quando il testo è stato composto, ero ancora inchiodata sulla sedia a rotelle, un periodo terribile che è durato sino alle operazioni fatte a Marsiglia.. Lentamente, con tenace impegno ho ricominciato a camminare, un evento bellissimo che non avrei mai previsto. La vita mi ha insegnato, che dopo ogni temporale, poi il sereno ritorna. E' quindi importante non perdere mai la speranza.
DALLA MIA TANA
Una bufera di malinconia perturba la siberia del mio cuore. Come fiera stanziale svernerò nel mio ristretto bioma. Ecco, la valle s’indora di ginestre e di trifoglio il molle prato affolta. Tenere foglie addensano le siepi. Dietro tracce odorose bradi puledri fremono al morso delle briglie. Dall’esodo migrante, per disgelo ritornano le rondini. Ed io dalla mia tana, più non vedrò fiorire la primavera. Siena, 30 marzo 1981
M. Teresa Santalucia Scibona
Dal volume: “ Il mio Terreno limite” – La Nuova Fortezza Edizioni - Livorno
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Data: 26/02/2021 Ora: 23:08 |
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