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QUASI UN TESTAMENTO
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La composizione è stata scritta, prima di partire per Marsiglia, dove ho subito quattro operazioni agli arti inferiori. Sono infinitamente grata ai miei figli, che mi hanno amorevolmemte assistito durante questi lunghi anni e hanno reso la mia penosa malattia, più sopportabile.
QUASI UN TESTAMENTO
Mie care figlie, che per lunghi anni aveste il tormentato peso del mio tramonto; voi uniche primavere del precario vivere. Col sorriso innocente di bimbe diluiste le pena, la mia stanca impazienza. A stento trattenevo il pianto che trafigge l’anima e l’ansia irragionevole e la mestizia di incepparvi i sogni. Mie rondinelle, costrette a voli bassi a cieli limitati. Volevo regalarvi favolosi eldoradi festonati di stelle e lune colorate e nuvole di zucchero filato. Invece, come in simbiosi, questo crudo dolore di giorno in giorno invischia le membra rattrappite. E di questo relitto alla deriva solo lo spirito tiene salda la rotta. Magra è la pesca “dell’avere” dopo la tempesta. Un amore infinito è la sola ricchezza che vi lascio, nelle maglie smembrate della rete e qualcosa di me, la tenerezza. Siena, 1979 M.Teresa Santalucia Scibona
Dal volume : IL MIO TERRENO LIMITE - (1984)
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Data: 03/03/2021 Ora: 05:55 |
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